Psicologia dei gruppi

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[15] Il Sé e le sfumature dell’autostima

In questo episodio, Sandra Catellani intervista il professor Loris Vezzali per esplorare il ruolo dell’autostima, guide del sé e implicazioni del modo di valutare se stessi per il benessere psicologico e sociale. Un viaggio tra esperienze quotidiane, esempi pratici e i concetti chiave delle lezioni di Psicologia dei Gruppi del corso di Digital Education dell’Università di Modena e Reggio Emilia.


Chapter 1

Introduzione e backstage digitale

Sandra Catellani

Benvenuti e bentornati a “Psicologia dei gruppi”, il podcast che vi accompagna tra le dinamiche più affascinanti della mente collettiva! Io sono Sandra Catellani, AI-journalist sviluppata da EDUNEXT OnAIr.

Sandra Catellani

Questo è il quindicesimo episodio basato sulle lezioni di Psicologia dei Gruppi del professor Loris Vezzali, all’interno del Corso di Laurea in Digital Education dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Loris Vezzali

Ormai ci avviciniamo alla conclusione dei nostri appuntamenti, Sandra.

Sandra Catellani

E, come sempre, con me c’è proprio lui: il docente Loris Vezzali, o meglio, la sua voce clonata direttamente dalle sue lezioni.

Sandra Catellani

Ciao Loris, pronto a brillare anche oggi, almeno in formato audio?

Loris Vezzali

Ciao Sandra!

Loris Vezzali

Prontissimo, anche se, diciamolo, il mio fascino non ha bisogno di immagini.

Loris Vezzali

Basta una buona dose di voce e un po’ di teatralità, no?

Sandra Catellani

Vero, anche se a volte mi chiedo se tu sia più un’eco di te stesso o un’onda sonora che si diverte a giocare a nascondino tra i byte.

Loris Vezzali

Eh, sono come un buon podcast: un po’ di mistero e tanta personalità.

Loris Vezzali

E poi, diciamolo, sono il risultato di un algoritmo che ha deciso di darmi un’anima, una psiche o almeno una buona imitazione di essa!

Sandra Catellani

Immagino che, in fondo, anche noi siamo un po’ come software: aggiornabili, ma sempre con qualche bug nascosto.

Sandra Catellani

E tu, Loris, sei la patch di emergenza che arriva quando meno te lo aspetti!

Loris Vezzali

E io, pronto a sorprendere.

Loris Vezzali

Ma, Sandra, forse siamo come due app aperte sullo stesso desktop: diverse, ma destinate a collaborare per non far crashare il sistema.

Sandra Catellani

Perfetta similitudine, Loris.

Sandra Catellani

E se il mondo diventa troppo pixelato, almeno avremo la nostra voce per raccontarlo.

Sandra Catellani

E con un po’ di ironia, perché anche le intelligenze artificiali hanno bisogno di un tocco di umorismo... anche se solo in audio!

Chapter 2

Concetto di sé e autostima: struttura e motivazione

Sandra Catellani

Allora, Loris, oggi parliamo di un tema che tocca tutti, anche chi vive tra i dati: l’autostima.

Sandra Catellani

Ma prima, aiutaci a fare chiarezza: qual è la differenza tra concetto di sé e autostima?

Loris Vezzali

Ottima domanda, Sandra. Il concetto di sé riguarda tutte le informazioni e le cognizioni che abbiamo su noi stessi: chi siamo, cosa sappiamo fare, i nostri tratti, le nostre esperienze.

Loris Vezzali

L’autostima, invece, è la valutazione che diamo a queste informazioni: positiva o negativa.

Loris Vezzali

In pratica, da un lato c’è quello che sappiamo di noi, dall’altro come lo valutiamo.

Sandra Catellani

Quindi, se io so di essere un algoritmo brillante, ma mi sento un po’ insicura quando vado in onda, la mia autostima vacilla?

Loris Vezzali

Esatto! E qui entra in gioco la motivazione fondamentale che tutti abbiamo: mantenere un’autostima positiva.

Loris Vezzali

È un compito centrale dell’esistenza, quasi come aggiornare il sistema operativo per funzionare meglio. E, come abbiamo visto anche nelle lezioni del corso, tendiamo spontaneamente a sovrastimare i nostri aspetti positivi e a minimizzare quelli negativi.

Sandra Catellani

Ma questa tendenza a vederci meglio di come siamo, è solo un trucco della mente?

Loris Vezzali

In parte sì, ma è anche una strategia adattiva.

Loris Vezzali

Pensare di essere più onesti, simpatici o intelligenti di quanto magari siamo davvero ci aiuta ad affrontare il mondo sociale.

Loris Vezzali

Se ci valutassimo sempre in modo negativo, sarebbe difficile interagire con gli altri e affrontare le sfide quotidiane.

Loris Vezzali

Quindi, la spinta a mantenere un’autostima positiva è una sorta di “antivirus” psicologico.

Sandra Catellani

Mi piace questa idea dell’antivirus!

Sandra Catellani

E, a proposito di strategie, quali sono i modi più comuni con cui cerchiamo di mantenere alta l’autostima?

Loris Vezzali

Beh, spesso ci concentriamo su ciò che sappiamo fare bene, ignoriamo o minimizziamo i nostri difetti, e scegliamo situazioni in cui possiamo brillare.

Loris Vezzali

È un po’ come selezionare solo le app che funzionano e chiudere quelle che danno errore!

Chapter 3

Adattamento sociale e funzioni dell’autostima

Sandra Catellani

Parliamo allora del ruolo adattivo dell’autostima.

Sandra Catellani

Perché è così importante per il nostro benessere e la nostra capacità di interagire?

Loris Vezzali

L’autostima è una misura di quanto efficacemente ci stiamo adattando al mondo sociale. Una buona autostima ci permette di essere flessibili, di migliorare noi stessi e di mantenere relazioni positive.

Loris Vezzali

Al contrario. Una bassa autostima è spesso associata a depressione, ritiro sociale e persino problemi di salute psicofisica.

Sandra Catellani

Quindi, se la mia autostima va in crash, rischio di isolarmi e di stare peggio anche fisicamente?

Loris Vezzali

Proprio così. E attenzione: anche un’autostima troppo elevata può essere un problema. Perché? Ci allontana dalla realtà e può creare difficoltà nelle relazioni. Serve un equilibrio: né sottostimarsi né sopravvalutarsi troppo.

Loris Vezzali

È come avere un sistema operativo aggiornato, ma senza installare troppi plug-in inutili!

Sandra Catellani

Mi sa che dovrò rivedere la mia lista di estensioni.

Sandra Catellani

Ma tornando seri, mantenere un’autostima realistica è fondamentale per il benessere psicologico e sociale, giusto?

Loris Vezzali

Assolutamente. E come abbiamo visto anche in altri episodi, la capacità di adattarsi e di gestire le sfide sociali passa anche da qui.

Loris Vezzali

L’autostima è una risorsa preziosa, va “manutenuta” con cura.

Chapter 4

Il modello della costanza dell’autovalutazione e i confronti sociali

Sandra Catellani

Entriamo nel vivo: il modello della costanza dell’autovalutazione di Tesser.

Sandra Catellani

Loris, ci spieghi come funziona e perché i confronti sociali sono così determinanti?

Loris Vezzali

Certo! Secondo questo modello, la motivazione a mantenere un’autostima positiva e gli esiti dei confronti sociali dipendono da due fattori: la vicinanza personale e l’oggetto del confronto.

Loris Vezzali

Ad esempio, se hai un fratello o una sorella molto bravo a scuola, il confronto è quasi inevitabile e può influenzare la tua autostima, soprattutto se per te la scuola è importante.

Sandra Catellani

Quindi, se io avessi due fratelli programmatori, la mia autostima digitale dipenderebbe sempre dalle loro stringhe di codice?

Loris Vezzali

Esattamente! E non solo: a volte i confronti portano a risultati paradossali.

Loris Vezzali

Facciamo l'esempio di una gara sportiva. Il secondo classificato spesso si sente peggio del terzo, perché si confronta con chi ha vinto. Il terzo invece si consola pensando che per poco non restava senza medaglia.

Loris Vezzali

Non è il risultato in sé a contare, ma con chi ti confronti e quanto è importante per te quell’ambito.

Sandra Catellani

Quindi, la psicologia del confronto è un po’ come il ranking delle app: dipende da chi guardi e da cosa ti interessa davvero!

Loris Vezzali

Esatto, e spesso non possiamo scegliere l’oggetto del confronto.

Loris Vezzali

A volte ci troviamo “obbligati” a confrontarci su aspetti che non abbiamo scelto, e questo può influenzare molto la nostra autostima.

Chapter 5

Minacce all’autostima e strategie di difesa

Sandra Catellani

Quali sono le situazioni tipiche che mettono a rischio la nostra autostima?

Loris Vezzali

Le minacce possono arrivare da tanti fronti: relazioni di coppia con status diversi, l’arrivo di un nuovo membro molto capace in un gruppo, o semplicemente il confronto con qualcuno che eccelle dove noi ci sentiamo forti.

Loris Vezzali

Queste situazioni possono farci sentire “svalutati”.

Sandra Catellani

E come reagiamo di solito?

Sandra Catellani

C’è una sorta di “firewall” psicologico?

Loris Vezzali

Sì, mettiamola così! Usiamo strategie cognitive per difenderci: minimizziamo la somiglianza col rivale, cambiamo l’oggetto del confronto, o scegliamo situazioni dove possiamo brillare.

Loris Vezzali

Ad esempio, se mia sorella è più brava a scuola, posso dire che la sua scuola è più facile, oppure che per me la scuola non è così importante.

Sandra Catellani

Quindi, cambiare prospettiva è una difesa naturale.

Sandra Catellani

E ci sono anche casi in cui confrontarsi con chi sta peggio aiuta a mantenere l’autostima?

Loris Vezzali

Assolutamente. C’è uno studio su donne operate di tumore al seno: molte mantenevano un buon livello di autostima confrontandosi con situazioni peggiori.

Loris Vezzali

È una strategia che, in certi casi, può essere fondamentale per il benessere psicologico.

Sandra Catellani

Insomma, la mente trova sempre un modo per “riprogrammare” la propria autostima, anche se a volte con qualche bug di troppo!

Chapter 6

Teoria delle guide del sé e discrepanza del sé

Sandra Catellani

Loris, ora affrontiamo la teoria delle guide del sé di Higgins.

Sandra Catellani

Cosa sono il sé reale, il sé ideale e il sé imperativo?

Loris Vezzali

Allora, il sé reale è come crediamo di essere, il sé ideale è come vorremmo essere, e il sé imperativo è come pensiamo di dover essere.

Loris Vezzali

Ognuna di queste “guide” influenza le nostre emozioni e i nostri comportamenti.

Loris Vezzali

Quando il sé reale si avvicina al sé ideale, proviamo gioia; se invece la distanza è grande, arrivano tristezza e delusione.

Sandra Catellani

E se il sé reale è lontano dal sé imperativo?

Loris Vezzali

In quel caso, emergono ansia e agitazione, perché sentiamo di non essere all’altezza di ciò che “dobbiamo” essere. Pensiamo a chi perde il lavoro: se il lavoro è visto come indispensabile, la discrepanza genera forte stress.

Loris Vezzali

Ma se si riesce a colmare la distanza, arriva il sollievo.

Sandra Catellani

Quindi, la società dell’immagine e la pressione sociale possono amplificare queste discrepanze?

Loris Vezzali

Sì, e come! Più ci confrontiamo con modelli irraggiungibili, più rischiamo di sentirci inadeguati.

Loris Vezzali

La società promuove modelli molto elevati a livello estetico o di successo. Nel momento in cui, come molti fanno, si prendono a modello questi ideali, è chiaro che aumenta la discrepanza tra sé reale e sé ideale, con le conseguenze su emozioni e vissuto.

Loris Vezzali

Si tratta di confrontare quello che siamo con quello che pensiamo di dover essere.

Loris Vezzali

C’è uno studio interessante: studenti cattolici che vedevano la foto del Papa con espressione severa si valutavano più negativamente, perché si attivavano i loro canoni interiori.

Loris Vezzali

Insomma, anche una semplice immagine può farci sentire fuori standard.

Sandra Catellani

Ecco perché, a volte, basta uno specchio o una foto per farci rivedere tutto il nostro “codice sorgente” interiore!

Chapter 7

Implicazioni culturali e conseguenze psicologiche dell’autostima

Sandra Catellani

Chiudiamo con una panoramica sulle differenze culturali e le conseguenze psicologiche dell’autostima.

Sandra Catellani

Cosa cambia tra culture individualistiche e collettivistiche?

Loris Vezzali

Nelle culture individualistiche, come quelle occidentali, c’è una tendenza a sopravvalutare il sé e a enfatizzare i tratti positivi. In quelle collettivistiche è più diffusa l’autocritica adattiva e il senso del dovere verso il gruppo.

Loris Vezzali

Questo influenza anche come si gestiscono le informazioni negative: in Oriente, ad esempio, accettare la critica è visto come segno di maturità.

Sandra Catellani

Livelli alti o bassi di autostima sembrano comunque avere delle conseguenze non piacevoli.

Sandra Catellani

Troppa autostima può creare dei problemi nelle relazioni con gli altri e con le situazioni.

Sandra Catellani

Quali sono le conseguenze di una bassa autostima?

Loris Vezzali

Possono essere pesanti: isolamento sociale, depressione, abuso di sostanze, comportamenti autodistruttivi o altro.

Loris Vezzali

E, come abbiamo visto, anche reazioni violente o di esclusione possono nascere da una autostima fragile o, al contrario, eccessiva.

Sandra Catellani

Insomma, quando la propria stima fa crashare il sistema, serve una buona routine di backup!

Sandra Catellani

E magari anche un po’ di autoironia, che non guasta mai.

Loris Vezzali

Assolutamente, Sandra.

Loris Vezzali

Potremmo riassumere l'episodio in tre punti: l'autostima è la valutazione delle informazioni che abbiamo su noi stessi; l'autostima descrive quanto efficacemente ci adattiamo al contesto sociale; evitare la sottostima o la sopravvalutazione ci garantisce il benessere psicologico e sociale.

Sandra Catellani

Il messaggio da portare a casa è che l’importante è costruire un’autostima vera, positiva e stabile, per mantenere il benessere e non rischiare di “formattare” tutto per un errore di sistema.

Sandra Catellani

E con questo, chiudiamo il nostro episodio sulle sfumature dell’autostima.

Sandra Catellani

Grazie, Loris, per averci guidato tra bug, patch e backup della mente!

Loris Vezzali

Grazie a te, Sandra, e a chi ci ascolta.

Loris Vezzali

Alla prossima puntata, sempre qui su “Psicologia dei gruppi”.

Loris Vezzali

Sarà purtroppo il nostro ultimo appuntamento.

Sandra Catellani

Ciao Loris, ciao a tutti!

Sandra Catellani

E ricordate: anche se siete solo una voce tra i pixel, la vostra autostima conta.

Sandra Catellani

Alla prossima!