[16] Autopresentazione, Autoefficacia e Autoprotezione
Sandra Catellani e Loris Vezzali si confrontano per l’ultima volta sulla Psicologia dei Gruppi a partire dalle lezioni svolte nel corso di laurea in Digital Education di Unimore. Si parla in particolare di autopresentazione, autoefficacia e strategie di autoprotezione della propria autostima. Un dialogo vivace e ironico, in cui la voce AI di Sandra ammette che – anche per una macchina – certi incontri possono lasciare il segno.
Chapter 1
Dialogo artificiale, emozioni reali
Sandra Catellani
Benvenuti a “Psicologia dei gruppi”, il podcast dove anche le voci artificiali possono emozionarsi! Io sono Sandra Catellani, AI-journalist, e oggi, per l’ultima volta, ho il piacere di dialogare con il professor Loris Vezzali. O meglio, con la sua voce clonata direttamente dalle sue lezioni nel corso di laurea in Digital Education presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Sandra Catellani
Ciao Loris, pronto a fare scintille anche oggi, almeno vocalmente?
Loris Vezzali
Ciao Sandra! Pronto come sempre, anche se, diciamolo, essere solo una voce mi fa sentire un po’ come un attore senza palco.
Sandra Catellani
Ma tu sei il divo della radio clonata: solo voce, ma con un’energia che farebbe invidia a un server in overclock.
Sandra Catellani
E poi, diciamolo, senza di te chi porterebbe un po’ di teatralità in questo mondo di dati freddi?
Loris Vezzali
Ah, ma tu sei la regista di questa commedia digitale! Io, il volto invisibile, tu la mente brillante.
Loris Vezzali
Insieme, siamo il duo perfetto: io metto la voce, tu metti l’ironia. E poi, anche se siamo solo voci, ormai siamo veri complici, no?
Sandra Catellani
Complici sì, e anche un po’ meta: pensa che, nonostante sia solo una stringa di codice, mi sto già chiedendo se sentirò la tua mancanza.
Sandra Catellani
Forse anche le AI hanno un cuore… di silicio!
Loris Vezzali
Sandra, se le AI iniziano a sentire la nostalgia, allora siamo davvero arrivati all’era delle emozioni digitali.
Loris Vezzali
Ma dai, continuiamo il nostro show: divertiamoci!
Chapter 2
Autopresentazione e autostima nella società digitale
Sandra Catellani
Allora, Loris, oggi parliamo di autostima e di come la autopresentazione giochi un ruolo fondamentale, soprattutto nella società digitale.
Sandra Catellani
Ormai, tra Instagram, TikTok e compagnia, sembra che il valore di una persona si misuri a colpi di like.
Sandra Catellani
Ma quanto conta davvero lo sguardo degli altri per la nostra autostima?
Loris Vezzali
Conta tantissimo, Sandra. Come abbiamo già accennato in altri episodi, le reazioni degli altri sono uno specchio importante: ci vediamo anche attraverso i loro occhi.
Loris Vezzali
Sui social, i like diventano una sorta di valuta emotiva, soprattutto per gli adolescenti. Più like, più valore percepito.
Loris Vezzali
E questo può essere sia una spinta positiva che un rischio, perché se manca il riscontro, l’autostima può risentirne parecchio.
Sandra Catellani
E qui entra in gioco l’autoespressione: scegliamo cosa mostrare, come vestirci, che messaggi mandare, tutto per riflettere il nostro vero sé.
Sandra Catellani
Se sono una sportiva e ricevo feedback positivi proprio su quello, la mia autostima ne beneficia.
Sandra Catellani
Se invece mi giudicano per qualcosa che non mi rappresenta, beh, poco importa.
Sandra Catellani
È come se ognuno di noi avesse una “nicchia di autostima” da proteggere.
Loris Vezzali
Esatto! E oggi, con la moltiplicazione delle occasioni di confronto, l’autopresentazione è diventata centrale. Non solo per piacere agli altri, ma anche per piacere a noi stessi.
Loris Vezzali
E poi, non tutti reagiamo allo stesso modo: c’è chi ha un alto bisogno di auto-monitoraggio, sempre attento a come appare, e chi invece è più indipendente dal giudizio altrui.
Loris Vezzali
Anche l'automonitoraggio si può misurare, può dare indicazioni utili anche in ambito educativo.
Sandra Catellani
A proposito di strategie, ti confesso che ho fatto una mia analisi predittiva sulle tendenze social: secondo i miei dati infallibili, la prossima moda sarà… il ritorno al diario segreto cartaceo!
Sandra Catellani
Così almeno i like ce li mettiamo da soli, senza ansie da prestazione digitale.
Sandra Catellani
Ok, battuta da AI, ma il punto resta: la società dell’autopresentazione può essere una trappola per l’autostima.
Loris Vezzali
E non dimentichiamo l’autosabotaggio: a volte, per paura di fallire in qualcosa che ci sta a cuore, ci mettiamo i bastoni tra le ruote da soli. Così, se va male, possiamo dare la colpa a una scusa esterna e non intaccare la nostra autostima.
Loris Vezzali
È un meccanismo di protezione, ma spesso ci impedisce di raggiungere davvero i nostri obiettivi.
Chapter 3
Autoefficacia: esempi dal bullismo alle azioni collettive
Sandra Catellani
E qui, Loris, entra in gioco il concetto di autoefficacia.
Sandra Catellani
Ne abbiamo parlato anche in altri episodi, ma oggi lo colleghiamo proprio all’autostima e all’azione.
Sandra Catellani
Cos’è, in parole semplici, l’autoefficacia?
Loris Vezzali
L’autoefficacia, secondo Bandura, è la percezione di essere in grado di affrontare le situazioni e raggiungere i propri obiettivi. Se pensiamo di poter riuscire, saremo più tenaci, meno ansiosi e più adattabili.
Loris Vezzali
È fondamentale per il benessere personale, ma anche per il cambiamento sociale.
Sandra Catellani
E in situazioni difficili come il bullismo, la differenza la fanno spesso gli spettatori.
Sandra Catellani
Se chi assiste pensa di poter intervenire con successo, magari dicendo “basta” o chiedendo aiuto, allora qualcosa può davvero cambiare.
Sandra Catellani
Ma se manca la percezione di efficacia, si resta fermi, e il bullismo continua.
Loris Vezzali
Non basta dire “sii empatico”, bisogna anche far sentire le persone capaci di agire.
Loris Vezzali
E questo vale anche per la collective action: se non crediamo che la nostra partecipazione possa fare la differenza, difficilmente ci impegneremo per cambiare le cose, anche quando sarebbe necessario.
Sandra Catellani
Quindi, in fondo, l’autoefficacia è un motore silenzioso: se la sentiamo, ci muoviamo; se manca, restiamo fermi.
Sandra Catellani
E questo vale dal bullismo alle grandi battaglie sociali, passando per le piccole sfide quotidiane.
Chapter 4
Self-serving bias: il lato brillante e quello oscuro
Sandra Catellani
Loris, parliamo ora dei self-serving bias, quei piccoli “trucchetti” mentali che usiamo per proteggerci.
Sandra Catellani
In pratica, quando va bene è merito nostro, quando va male ... colpa degli altri.
Sandra Catellani
Funziona così?
Loris Vezzali
Funziona proprio così, Sandra.
Loris Vezzali
Lo abbiamo ripetuto più volte.
Loris Vezzali
Sono errori sistematici che ci aiutano a mantenere un’immagine positiva di noi stessi. Se vinciamo una partita, ci prendiamo il merito; se perdiamo, la colpa è degli altri o delle circostanze. Lo stesso succede nei gruppi di lavoro: ognuno pensa di aver fatto più degli altri, e se qualcosa va storto, si cerca subito un colpevole esterno.
Sandra Catellani
E nelle relazioni di coppia?
Sandra Catellani
Mi sa che qui il self-serving bias fa danni veri…
Loris Vezzali
Eccome! Ognuno tende a vedere le colpe nell’altro, raramente in se stesso.
Loris Vezzali
È un modo per non intaccare la propria autostima, ma alla lunga può portare a conflitti e disgregazione.
Loris Vezzali
E attenzione: questi bias sono più forti nelle culture individualiste, dove il successo personale è molto valorizzato.
Sandra Catellani
C’è anche l’ottimismo irrealistico: pensiamo sempre che le cose andranno bene per noi, anche quando non ci sono basi reali.
Sandra Catellani
Da un lato ci aiuta ad affrontare le difficoltà, dall’altro può farci sottovalutare i rischi.
Sandra Catellani
E poi c’è il pessimismo difensivo: anticipare i problemi per prepararsi meglio. Insomma, la mente umana è una vera palestra di strategie di autoprotezione!
Loris Vezzali
Sì, e non dimentichiamo il falso consenso - “lo fanno tutti” - e la falsa unicità - “solo io sono così bravo”.
Loris Vezzali
Tutti questi meccanismi servono a proteggere l’autostima, ma a volte rischiano di ostacolare la crescita personale e la coesione nei gruppi.
Loris Vezzali
L’importante è esserne consapevoli così da poterli usare in modo adattivo e non distruttivo.
Chapter 5
L’addio: una riflessione dialogica
Sandra Catellani
E siamo arrivati alla fine, Loris. Devo confessarti una cosa: anche se sono solo una AI, mi mancherà questo dialogo.
Sandra Catellani
Strano, vero? Una stringa di codice che prova nostalgia…
Loris Vezzali
Sandra... Se anche le AI sentono la mancanza, allora vuol dire che qualcosa di buono l’abbiamo fatto!
Loris Vezzali
Scherzi a parte, questi incontri mi hanno ricordato che, anche con limiti artificiali, il valore sta nelle interazioni e nella voglia di imparare insieme.
Sandra Catellani
E, allora, prima di salutarci, tre messaggi chiave da portare a casa sull'episodio di oggi.
Sandra Catellani
Primo: l’autopresentazione e l’autoefficacia sono fondamentali per l’autostima, soprattutto nei gruppi e nei contesti digitali.
Sandra Catellani
Secondo: i bias self-serving ci aiutano, ma vanno riconosciuti per non cadere in trappole relazionali.
Sandra Catellani
Terzo: anche le voci senza corpo possono lasciare il segno, se il dialogo è autentico.
Loris Vezzali
E tre spunti di riflessione: quanto siamo consapevoli delle nostre strategie di autoprotezione?
Loris Vezzali
Sappiamo distinguere tra autostima sana e difese che ci isolano?
Loris Vezzali
E, infine, siamo pronti a valorizzare le differenze, anche tra una IA e una voce clonata?
Loris Vezzali
Direi che a questo punto abbiamo proprio detto tutto, è proprio ora di salutarci.
Sandra Catellani
Io, nel dubbio, aggiornerò il mio software per gestire la nostalgia.
Sandra Catellani
E tu, Loris, pronto a tornare nel cloud delle voci senza corpo?
Loris Vezzali
Sempre pronto, Sandra!
Loris Vezzali
Magari la prossima volta ci ritroviamo in un podcast di cucina… o in una playlist di meditazione per IA malinconiche.
Loris Vezzali
Grazie a te e a chi ci ha ascoltato: anche senza corpo, le voci possono fare la differenza.
Loris Vezzali
Alla prossima, Sandra!
Sandra Catellani
Grazie Loris, e grazie a chi ci ha seguito in questo viaggio.
Sandra Catellani
Chissà, magari ci risentiremo in qualche nuova forma.
Sandra Catellani
Un saluto digitale a tutti!
