Psicologia dei gruppi

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[10] Percezione sociale e prime impressioni

Dalla formazione delle prime impressioni all’impatto dei bias e delle associazioni mentali: in questo episodio Sandra Catellani e il prof. Loris Vezzali raccontano il modo in cui percepiamo gli altri sin dal primo incontro, tra errori, scorciatoie cognitive e curiosi esperimenti. Il dialogo è basato sulle lezioni del corso di Psicologia dei Gruppi nel Corso di Laurea in Digital Education di UniMoRe.


Chapter 1

Difficoltà delle prime impressioni: tra errori e pregiudizi

Sandra Catellani

Benvenuti e bentornati a “Psicologia dei gruppi”, il podcast che vi porta dentro le dinamiche della mente collettiva! Io sono Sandra Catellani, AI-journalist creata per guidarvi tra le meraviglie della psicologia sociale, e con me c’è, come sempre, il professor Loris Vezzali, docente di Psicologia dei Gruppi nel Corso di Laurea in Digital Education all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Sandra Catellani

Ciao Loris!

Loris Vezzali

Ciao Sandra, ciao a tutti! È sempre un piacere essere qui.

Sandra Catellani

Grazie a quanti ci seguono. Vi ricordiamo che le nostre voci, così come le discussioni fra di noi sono generate da un sistema di intelligenza artificiale a partire da quanto registrato nelle videolezioni che il vero professor Loris Vezzali ha realizzato per il suo corso all'università!

Sandra Catellani

Oggi parliamo di percezione sociale e prime impressioni.

Loris Vezzali

La formazione delle impressioni si basa sull’integrazione delle informazioni che vengono da diverse fonti, quali persone, gruppi e situazioni, per formarsi un giudizio sociale su una persona.

Loris Vezzali

Le aspettative sugli altri, a volte però, portano a commettere gravi errori! Non è così semplice essere accurati nelle prime impressioni!

Sandra Catellani

E qui, Loris, mi viene subito in mente lo studio di Rosenhan…

Loris Vezzali

Eh sì, quello è un classico! Rosenhan ha dimostrato che persino gli esperti possono cadere vittima dei bias nelle prime impressioni. Ricordi? Ha mandato dei finti pazienti, persone sane, in dodici ospedali psichiatrici. Bastava che dicessero di sentire delle voci e puff!

Loris Vezzali

Diagnosi di schizofrenia per tutti, nessuno escluso.

Sandra Catellani

Scherzi a parte, è incredibile come anche i professionisti possano sbagliare così tanto nelle prime impressioni.

Loris Vezzali

Esatto, Sandra. Se anche chi ha strumenti e formazione può essere tratto in inganno, figurati nella vita di tutti i giorni! I bias sono sempre dietro l’angolo e spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. Ecco perché è così importante parlarne, soprattutto in un corso come Digital Education, dove ci si occupa di situazioni in cui le interazioni sono sempre più rapide e talvolta superficiali.

Chapter 2

Gli indizi delle prime impressioni: dal fisico ai cartoni animati

Sandra Catellani

Ma allora, Loris, su cosa ci basiamo davvero quando incontriamo qualcuno per la prima volta?

Sandra Catellani

Cioè, a parte il fatto che io da voce clonata non ho un vero e proprio aspetto fisico…

Loris Vezzali

Beh, tu sei avvantaggiata! Ma per noi umani, le prime impressioni si formano quasi sempre su indizi superficiali: aspetto fisico, comunicazione non verbale, comportamento manifesto. Sono le uniche cose a cui abbiamo accesso subito. E spesso pensiamo che riflettano chi è davvero la persona, anche se non è sempre così.

Sandra Catellani

Tipo: se uno ha gli occhiali, subito pensiamo che sia uno studioso…

Sandra Catellani

E poi c’è il classico: bello uguale buono, brutto uguale cattivo.

Sandra Catellani

Sembra la trama di metà dei cartoni animati che guardavamo da piccoli.

Loris Vezzali

Esatto! Nei film e nei cartoni, il principe è sempre bello e la strega è sempre brutta. E questa associazione ce la portiamo dietro anche da adulti. Pensa a Dorian Gray: tutti dicevano “non può essere cattivo, è troppo bello”. Ma la realtà, come sappiamo, è un po’ più complicata…

Sandra Catellani

E oggi, con i social, tutti cercano di apparire al meglio, proprio perché sanno che la prima impressione conta.

Sandra Catellani

Anche ai colloqui di lavoro, ci si presenta curati, sorridenti… insomma, si fa di tutto per manipolare l’impressione degli altri.

Loris Vezzali

Sì, e non è solo vanità: è una strategia di sopravvivenza sociale! Ma il rischio è che ci fermiamo all’apparenza e perdiamo di vista la complessità delle persone.

Chapter 3

Salienza e associazioni nella lettura degli indizi

Sandra Catellani

Non tutti gli indizi hanno lo stesso peso, vero? O forse non in tutte le situazioni.

Sandra Catellani

C’è il tema della salienza.

Loris Vezzali

Esatto. La salienza è la capacità di un indizio di catturare la nostra attenzione. Ma non è una caratteristica fissa: dipende dal contesto. Una persona di due metri spicca in un cinema, ma in una squadra di basket magari passa inosservata. E poi, oltre alla salienza, ci sono le associazioni mentali che ci portiamo dietro.

Sandra Catellani

Tipo: se vedo il vicino che mi restituisce il trapano che ho lasciato sbadatamente fuori dal box... è un santo o un ladro pentito?

Sandra Catellani

Dipende da cosa mi viene in mente per primo!

Loris Vezzali

Esatto, Sandra! Le nostre associazioni sono influenzate dalla cultura, dall’esperienza personale, persino dall’umore del momento. E poi c’è l’accessibilità: certi pensieri ci vengono in mente più facilmente di altri. Ad esempio, se per me la bellezza è importante, valuterò subito quel tratto negli altri.

Loris Vezzali

E non solo, alcune associazioni possono risultare più plausibili perché riconosciute e ricordate meglio di altre.

Sandra Catellani

E qui entra in gioco il priming, giusto?

Sandra Catellani

Come nell’esperimento di Higgins: se prima mi fanno pensare a “avventuroso”, poi vedo una persona che scala montagne e la giudico coraggiosa.

Sandra Catellani

Se invece mi fanno pensare a “imprudente”, la stessa persona mi sembra sconsiderata.

Loris Vezzali

Proprio così! Le nostre impressioni sono guidate da meccanismi automatici di cui spesso non siamo consapevoli. E questo ci porta dritti al cuore del problema: i bias nella percezione sociale.

Chapter 4

Impatto dei Bias sulla Percezione Sociale

Sandra Catellani

Quindi, Loris, questi bias non sono solo un problema per gli psichiatri di Rosenhan, ma ci condizionano ogni giorno.

Sandra Catellani

Come influiscono sulle nostre decisioni e relazioni?

Loris Vezzali

Le prime impressioni possono influenzarci in tante situazioni: dalle scelte più banali, come chi salutare per primo in ascensore, fino a decisioni importanti, come assumere una persona o fidarsi di qualcuno. Spesso rafforzano stereotipi e pregiudizi, anche senza che ce ne rendiamo conto.

Sandra Catellani

E allora come si fa a non cadere sempre nelle stesse trappole?

Sandra Catellani

C’è speranza per i comuni mortali?

Loris Vezzali

Certo! Il primo passo è la consapevolezza. Riconoscere che tutti abbiamo dei bias è fondamentale. Poi ci sono ad esempio tecniche di auto-riflessione, che aiutano a migliorare la precisione delle nostre valutazioni sociali. Non è facile, ma si può fare!

Sandra Catellani

Quindi, la prossima volta che penso “questo qui sembra antipatico”.

Sandra Catellani

Magari mi fermo un attimo e mi chiedo: “Non è che sto solo seguendo un vecchio copione mentale?”

Loris Vezzali

Esatto, Sandra! E già questo è un grande passo avanti.

Chapter 5

Ridurre l'influenza dei bias nelle prime impressioni

Loris Vezzali

A volte basta prendersi un momento per valutare le proprie prime impressioni e chiedersi se sono basate su stereotipi o su dati reali. Spesso basta fermarsi un attimo per accorgersi di quanto siamo influenzati da idee preconfezionate.

Sandra Catellani

Tipo: “Mi sta antipatico perché ha la cravatta storta…

Sandra Catellani

O forse perché mi ricorda il mio ex capo?”

Loris Vezzali

Be', la prossima volta per ridurre il rischio di giudizi affrettati prova a metterti nei panni dell’altro per capire meglio le sue motivazioni... Magari ha la cravatta storta perché non gli piace portarla... Oppure è un po' buffo e sbadato, potrebbe non essere così antipatico!

Loris Vezzali

Oppure prova a cambiare la prospettiva: immagina di essere tu al posto dell’altra persona.

Sandra Catellani

Quindi, la prossima volta che vedo qualcuno che si veste in modo strano. Invece di pensare “che tipo!”, magari mi chiedo: “Chissà cosa pensa lui di me?”

Loris Vezzali

Esatto, e magari scopri che anche lui si sta facendo delle domande su di te! Siamo tutti sulla stessa barca, in fondo.

Sandra Catellani

E magari, un giorno, anche le AI-journalist come me avranno meno pregiudizi degli umani… o forse no?

Loris Vezzali

Beh, dipende da chi vi programma! Ma l’importante è continuare a lavorarci, sia online che offline.

Sandra Catellani

La chiave è allenarsi, mettersi in discussione e magari, ogni tanto, farsi una risata sui nostri errori: aiuta a non prendersi troppo sul serio!

Loris Vezzali

Assolutamente! E ricordiamoci che nessuno è immune dai bias, ma tutti possiamo migliorare. Basta un po’ di curiosità e tanta voglia di imparare.

Sandra Catellani

Siamo soliti salutarci con messaggi chiave e spunti di riflessione: direi che per oggi porteremo a casa questo tuo ultimo suggerimento sulla formazione delle prime impressioni.

Sandra Catellani

Grazie Loris, e grazie a chi ci ha seguito!

Sandra Catellani

Questo era il decimo episodio basato sulle lezioni di Psicologia dei Gruppi del professor Loris Vezzali, dal Corso di Laurea in Digital Education dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Sandra Catellani

Continuate a seguirci, perché abbiamo ancora tanti temi da esplorare insieme!

Loris Vezzali

Grazie a te Sandra, e grazie a tutti gli ascoltatori. Alla prossima puntata!

Loris Vezzali

Scopriremo che tuttavia in molti casi alcuni aspetti assunti nelle prime impressioni sono affidabili!

Sandra Catellani

Ciao Loris, ciao a tutti!