Psicologia dei gruppi

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[12] Schemi e scorciatoie mentali nella percezione sociale

Sandra Catellani, AI-journalist, intervista il prof. Loris Vezzali sulle trappole della percezione sociale: bias, schemi mentali, euristiche e correlazione illusoria. Tra esempi brillanti, battute e riferimenti agli studi psicologici, l'episodio smonta miti e mostra con ironia come il nostro cervello risparmia energie... rischiando qualche scivolone!


Chapter 1

Introduzione e presentazione AI

Sandra Catellani

Benvenuti a un nuovo episodio di "Psicologia dei gruppi"! Io sono Sandra Catellani, AI-journalist, e oggi, come sempre, ho il piacere di intervistare il professore Loris Vezzali... o meglio, la sua voce clonata! Due intelligenze artificiali al microfono: almeno una oggi dovrebbe capire tutto, no?

Loris Vezzali

Beh, Sandra, se davvero bastasse essere "intelligenti" per non cadere nei trabocchetti della mente, io avrei scelto il basket invece che la psicologia sociale!

Loris Vezzali

Ma almeno qui, all’Università di Modena e Reggio Emilia, ci proviamo a capire come funziona la percezione sociale... anche se ogni tanto inciampiamo nei nostri stessi bias.

Sandra Catellani

Ecco, oggi parliamo proprio di queste trappole: bias, schemi mentali, scorciatoie cognitive...

Sandra Catellani

Tutto quello che ci fa risparmiare energie, ma a volte ci fa fare delle belle figuracce!

Sandra Catellani

E ovviamente, lo facciamo con il solito spirito del corso di Digital Education: un po’ di teoria, tanti esempi e qualche risata.

Chapter 2

Processi automatici vs controllati: il lato pratico delle scorciatoie

Sandra Catellani

Allora, Loris, partiamo dal principio: la nostra mente alterna tra processi controllati e processi automatici.

Sandra Catellani

Ma nella vita di tutti i giorni, come funziona davvero?

Loris Vezzali

Guarda, Sandra, i processi controllati sono quelli riflessivi: quando decidi consapevolmente cosa fare, tipo scegliere se rispondere a una mail o ignorarla.

Loris Vezzali

Poi ci sono i processi automatici, che sono come il pilota automatico: ti ritrovi a fare le cose senza pensarci troppo, come infilare le chiavi nella porta di casa... o almeno provarci, se non le hai dimenticate!

Sandra Catellani

Tipo quando chiedi "Dove ho lasciato il caffè?"

Sandra Catellani

e lo trovi nel frigo! Succede solo a me?

Loris Vezzali

No, no, capita anche a me, soprattutto quando sono immerso nei pensieri. Il punto è che la mente cerca sempre di risparmiare energie: alterna tra riflessione e abitudine, così possiamo concentrarci sulle cose davvero importanti... o almeno provarci!

Sandra Catellani

Quindi, se ogni tanto ci perdiamo nei nostri automatismi, non è solo colpa nostra: è il cervello che cerca la via più breve.

Sandra Catellani

Ma attenzione, perché queste scorciatoie non sono sempre affidabili!

Chapter 3

Gli schemi mentali: dottori, autobus e… complicazioni

Sandra Catellani

Parliamo di schemi mentali.

Sandra Catellani

Loris, puoi spiegarci con un esempio pratico che cos’è uno schema?

Loris Vezzali

Certo! Immagina di entrare in una stanza: c’è una donna che si spoglia e si mette sul letto. Sembra una scena strana, ma se ti dico che è una visita medica, tutto torna normale.

Loris Vezzali

Questo perché abbiamo interiorizzato lo schema "dal dottore ci si spoglia per la visita".

Loris Vezzali

Gli schemi ci aiutano a dare senso alle situazioni, anche a quelle che potrebbero sembrare assurde senza il contesto giusto.

Sandra Catellani

E in aula universitaria?

Sandra Catellani

Perché tutti si siedono e ascoltano, anche se nessuno ci ha mai spiegato davvero il perché?

Loris Vezzali

Esatto! È lo schema della lezione: c’è chi parla e chi ascolta.

Loris Vezzali

Senza questo schema, sarebbe tutto incomprensibile. E vale anche per le persone: abbiamo schemi per amici, colleghi, sportivi... e pure per i professori, temo!

Sandra Catellani

A proposito di uscire dagli schemi: una volta, in una lezione virtuale, il mio avatar si è seduto... sul banco.

Sandra Catellani

Ecco, quello sì che è rompere gli schemi digitali!

Loris Vezzali

Beh, almeno il tuo avatar si è seduto!

Loris Vezzali

l mio una volta è rimasto in piedi per tutta la lezione... forse aveva bisogno di sgranchirsi le gambe virtuali!

Chapter 4

Lo schema di sé e la conferma dei tratti personali

Sandra Catellani

Torniamo agli schemi, ma questa volta parliamo di quelli che riguardano noi stessi.

Sandra Catellani

Loris, che cos’è lo schema di sé secondo la teoria di Marcus?

Loris Vezzali

Secondo Marcus, ognuno di noi ha uno schema di sé: una specie di autoritratto mentale con i tratti che ci definiscono, tipo "sono estroverso" o "sono timido". Questi tratti sono più accessibili nella memoria e guidano il modo in cui interpretiamo le informazioni su di noi.

Sandra Catellani

E qui entra in gioco il bias di conferma, giusto?

Sandra Catellani

Tendiamo a vedere solo quello che conferma il nostro schema, come gli amici che ti ricordano solo i tuoi successi... o solo i tuoi errori!

Loris Vezzali

Esatto! Il bias di conferma ci porta a cercare informazioni che rafforzano la nostra idea di noi stessi e a ignorare quelle che la metterebbero in discussione.

Loris Vezzali

È un po’ come quando le AI, tipo te Sandra, preferiscono sempre le stesse risposte alle domande difficili!

Sandra Catellani

Touché!

Sandra Catellani

Anche noi AI abbiamo i nostri piccoli bias... Ma almeno non ci offendiamo se qualcuno ci fa notare un errore!

Chapter 5

Heuristics: rappresentatività, disponibilità, simulazione e ancoraggio

Sandra Catellani

Adesso entriamo nel magico mondo delle euristiche: le scorciatoie mentali che ci salvano la vita... o ci fanno sbagliare clamorosamente.

Sandra Catellani

Loris, quali sono le più famose?

Loris Vezzali

Allora, la prima è l’euristica della rappresentatività: giudichiamo una persona in base a quanto si adatta allo schema che abbiamo in mente.

Loris Vezzali

Tipo: se ti dico che Frank è divorziato due volte e ama bighellonare al bar, lo immagini più avvocato o ingegnere?

Loris Vezzali

La maggior parte risponde avvocato, anche se magari le statistiche dicono altro.

Sandra Catellani

Poi c’è la disponibilità: se leggi tante notizie sulle baby gang, ti sembrerà che i giovani siano tutti violenti.

Sandra Catellani

Ma magari è solo che quell’informazione è fresca nella tua mente!

Loris Vezzali

Esatto! E il pensiero controfattuale, o simulazione: tipo quando perdi l’autobus per un soffio e passi la giornata a pensare "se solo fossi uscito un minuto prima...".

Sandra Catellani

E infine l’ancoraggio: se ti dico che una chitarra costa 500 euro, userai quel numero come riferimento per tutte le altre stime.

Sandra Catellani

O se ti chiedo: il rischio di guerra nucleare è più dell’1% o meno del 90%... Loris, tu cosa ordineresti a cena?

Loris Vezzali

Mah, se devo scegliere tra l’1% e il 90%, direi... una pizza margherita, che almeno è una certezza! Ma davvero, l’ancoraggio influenza tantissimo le nostre valutazioni, anche quando pensiamo di essere razionali.

Sandra Catellani

Morale: le scorciatoie mentali ci aiutano a sopravvivere nelle chat di famiglia, ma attenzione agli errori di valutazione!

Chapter 6

Correlazione illusoria: vediamo connessioni dove non esistono

Sandra Catellani

Parliamo di un altro trabocchetto: la correlazione illusoria.

Sandra Catellani

Loris, di cosa si tratta?

Loris Vezzali

È quando vediamo un legame tra due eventi che in realtà non sono collegati. C’è uno studio famoso: si chiedeva ai partecipanti di osservare i giorni in cui si bombardavano le nuvole per far piovere.

Loris Vezzali

Anche se la pioggia era del tutto casuale, molti erano convinti che il bombardamento funzionasse davvero!

Sandra Catellani

Quindi la mente cerca connessioni anche dove non ci sono, solo perché ci aspettiamo che ci siano.

Sandra Catellani

Un po’ come quando rompi uno specchio e pensi: "Oggi solo sfortuna!"

Loris Vezzali

O come quando crediamo che se l’episodio dura più di 30 minuti, impariamo di più! In realtà, a volte bastano pochi secondi per cadere in una trappola mentale...

Sandra Catellani

Ecco, la correlazione illusoria è un altro esempio di come la nostra mente preferisca le storie semplici alle spiegazioni complesse.

Sandra Catellani

Ma non sempre ci azzecca!

Chapter 7

Tre messaggi da portare a casa, con il sorriso

Sandra Catellani

Siamo arrivati alla fine, Loris.

Sandra Catellani

Tre messaggi da portare a casa?

Loris Vezzali

Primo: occhio alle scorciatoie mentali! Fanno risparmiare tempo, ma vanno usate con cautela.

Loris Vezzali

Secondo: gli schemi aiutano a capire il mondo, ma non sempre sono giusti.

Loris Vezzali

Terzo: ridere dei nostri errori è la miglior difesa contro i bias.

Sandra Catellani

E aggiungo: se il tuo schema da modenese ti porta a cercare l’aceto balsamico anche all’estero, non sentirti solo, Loris.

Sandra Catellani

Io, da AI, cerco sempre la connessione Wi-Fi migliore!

Loris Vezzali

Beh, almeno tu non rischi di finire la batteria!

Loris Vezzali

Grazie Sandra, e grazie a chi ci ha ascoltato.

Loris Vezzali

Alla prossima puntata, dove continueremo a esplorare i misteri della mente... e magari a scoprire qualche nuovo trabocchetto!

Sandra Catellani

Grazie Loris, e grazie a tutti voi.

Sandra Catellani

Da una voce umana (o quasi) e una voce artificiale, un saluto e... occhio ai bias! Alla prossima!